La Sicilia continua a incantare con il suo patrimonio storico, le delizie culinarie e i gioielli nascosti come la Baia di San Cataldo. A breve distanza da Palermo, questa baia, scenario dello sbarco angioino del 1314, sorge vicino alla foce del torrente Nocella, offrendo una fusione perfetta di storia e bellezza naturale.
Accessibile attraverso una scalinata che sembra tuffarsi nel mare, la Baia di San Cataldo si trova tra Trappeto e Terrasini. Questo angolo di paradiso affascina per la sua commistione di blu marino, cielo e formazioni rocciose, arricchito da una storia culturale avvincente.
Per arrivare, seguire la statale 113, da dove si può ammirare il panorama mozzafiato e scendere i gradini che portano a questo sito storico. Oltre al suo valore storico, con il bunker della seconda guerra mondiale e la chiesetta normanna, la baia regala vedute indimenticabili sul Golfo di Castellammare.
Con le sue acque cristalline e la spiaggia punteggiata di sassi e sabbia, la baia incanta i visitatori. La scalinata offre una vista spettacolare sulla costa e la spiaggia si estende fino ai ruderi della Torre di San Cataldo, accessibili tramite un sentiero tortuoso.
Nasconde anche una caletta con una chiesa normanna di sfondo, completa di cripta e resti di una fornace ceramica. Tra le rocce si cela la Grotta delle Colombe, testimone della ricchezza geologica della zona.
L’accesso principale è tramite la scalinata che si snoda lungo la costa, promettendo un’esperienza indimenticabile con i suoi scenari mozzafiato. Giungendo in fondo, si scopre una insenatura con acque trasparenti e rocce, creando un ambiente quasi surreale.
Per raggiungere la Baia di San Cataldo, partendo dalla SS 113 verso la contrada San Cataldo, si prosegue a piedi su un tratto di spiaggia e tra le rocce. Considerando il terreno impervio, si raccomanda l’uso di calzature adeguate.